
Biofach 2020, le impressioni
Come ogni anno siamo andati innanzitutto alla scoperta dell’intera fiera, ci siamo fatti un’idea generale di quel che c’era da aspettarsi, ma anche fare un confronto con l’anno precedente, per riscontrare quali settori del BIO stanno crescendo, quali rimangono stabili e quali invece sono in flessione. A colpo d’occhio, e con un riscontro sulla mappa della fiera, complessivamente c’erano più padiglioni, e quello della cosmetica e cura del corpo, Vivaness, era decisamente ricco ed assortito.
Siamo soddisfatti di aver visto un crescente interesse verso i prodotti biodiamici, il padiglione della Demeter aveva molti nuovi produttori e prodotti. Segnale di attenzione da parte dei consumatori, che sempre più richiedono tale certificazione.
Crescente attenzione, e quindi presenza in fiera, è rivolta ai packaging ecosostenibili. Ne abbiamo trovati di tutte le forme e colori, ed il loro comune denominatore era la compostabilità degli stessi.
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Ci ha impressionato vedere il padiglione della Cina quasi deserto, a causa della paura di contagi da Covid-19, anche se generalmente poche persone indossavano la mascherina, rispetto alle immagini viste in tv provenienti dal Paese del Sol Levante. A rincarare la dose abbiamo notato sul badge l’indicazione di non salutarsi stringendosi le mani, ma di limitarsi ad un sorriso e cordialità.